Descrizione
Continua il trend di crescita di visitatori a Balma Boves. Durante la stagione estiva 2022 sono state poco meno di quattromila le persone che sono salite alla Borgata Museo sul versante sanfrontese del Mombracco.
A confermarlo è l’associazione naturalistica Vesulus, che da anni ormai gestisce la struttura.
«Con l'evento del 30 ottobre scorso, sono tornate a chiudersi le porte di Balma Boves, per la consueta pausa invernale. Per l'associazione Vesulus, che da 7 anni si occupa della gestione del sito, è tempo di conteggi e bilanci. Possiamo dire che è stata una stagione sicuramente positiva, con un meteo quasi sempre favorevole, che ha portato quasi quattromila (per l'esattezza 3.936) visitatori, durante le 61 giornate di apertura, da aprile ad ottobre» spiegano i vertici dell’associazione.
Nel corso del 2021 i visitatori erano stati 3.781, mentre nel 2020, l’anno più critico per l’emergenza Covid-19, si raggiunse quota 4.147. Nel periodo precedente ci si attestava sempre attorno alle 3.500 unità. Si tratta comunque di cifre significative, soprattutto se si tiene presente che la località turistica è aperta alle visite guidate per sei mesi all’anno.
A farla da padrone, come sempre, è stato il mese di agosto con oltre mille visitatori.
«Il mese di agosto è anche quello in cui, alle consuete aperture del week-end, si sono aggiunte quelle infrasettimanali e l'apertura continuativa durante tutta la settimana di ferragosto, con più di mille visitatori. Numerosi coloro che hanno raggiunto Balma Boves dal Piemonte, ma molti sono arrivati anche dalle altre regioni d'Italia, con una buona presenza pure di stranieri, in particolare da Francia e Germania, ma anche da Olanda, Irlanda e Spagna» aggiunge Vesulus.
Come al solito, anche durante la stagione appena conclusa, sono stati numerosi gli appuntamenti organizzati nella Borgata Museo.
«Abbiamo proposto tanti eventi per ravvivare il sito durante i mesi di apertura, con la musica degli Envie de Chanter e di Serena Moine, le emozioni della camminata sulla slackline con i Purun bagna n't l'aria, gli spettacoli teatrali notturni a cura di Materia e mani, l'ormai “classica” riaccensione del forno, la presentazione del libro “Suggestioni in alta Val Varaita” e la giornata di chiusura con letture e laboratori per bambini, la castagnata, ed i canti degli J'amis del cher. Ora qualche mese di meritata pausa, ma già si pensa ad un possibile evento invernale, nell'attesa della riapertura prevista ad aprile 2023» concludono dall’associazione Vesulus.